BENI SEQUESTRATI, LE PROPOSTE DI MODIFICA DEI COMMERCIALISTI AI COMPENSI DEGLI AMMINISTRATORI

Modificare sostanzialmente lo schema di Dpr sui compensi degli amministratori giudiziari dei beni sequestrati e confiscati alle mafie. Con un documento inviato al Ministero della Giustizia, il Consiglio nazionale dei commercialisti torna a chiedere un "cambio radicale nella logica nella determinazione dei compensi degli amministratori giudiziari rispetto a quella adottata dal decreto", definendo "del tutto erroneo e immotivato l'aver assunto a riferimento le norme relative ai compensi dei curatori fallimentari". La proposta dei commercialisti è quella di assumere invece come paradigma di riferimento "la vigente tabella per la determinazione dei parametri dei compensi per le professioni regolarmente di cui al DM 140/2012, opportunamente adattata in melius alle specificità della disciplina in materia di gestione e destinazione dei beni sequestrati e confiscati alle consorterie criminali" oppure, in alternativa, "l'utilizzo di contributi annuali forfetizzati in relazione alla singola attività svolta dall'amministratore giudiziario".